Personaggi e luoghi della Divina Commedia
        opere del pittore Daniele Rubini
        accompagnate dalle letture di Iacopo Vettori
      
Canto XXXIV - Lucifero
 
      Canto XXXIVLucifero (vv. 37 - 60)
          Oh quanto parve a me gran maraviglia
          quand'io vidi tre facce a la sua testa!
          L'una dinanzi, e quella era vermiglia;
          
          l'altr'eran due, che s'aggiugnieno a questa
          sovresso 'l mezzo di ciascuna spalla,
          e sé giugnieno al loco de la cresta;
          
          e la destra parea tra bianca e gialla;
          la sinistra a vedere era tal, quali
          vegnon di là onde 'l Nilo s'avvalla.
          
          Sotto ciascuna uscivan due grand'ali,
          quanto si convenia a tanto uccello:
          vele di mar non vid'io mai cotali.
          
          Non avean penne, ma di vispistrello
          era lor modo; e quelle svolazzava,
          sì che tre venti si movean da ello:
          
          quindi Cocito tutto s'aggelava.
          Con sei occhi piangëa, e per tre menti
          gocciava 'l pianto e sanguinosa bava.
          
          Da ogne bocca dirompea co' denti
          un peccatore, a guisa di maciulla,
          sì che tre ne facea così dolenti.
          
          A quel dinanzi il mordere era nulla
          verso 'l graffiar, che tal volta la schiena
          rimanea de la pelle tutta brulla.
        
